Con i suoi 368 m di altezza, la torre della televisione di Berlino rimane ancora oggi la struttura più alta della Germania. Fiore all’occhiello della DDR e per il partito socialista motivo di orgoglio ma anche grosso rompicapo.
La torre della televisione ha da poco compiuto i suoi 50 anni. Simbolo e punto di riferimento visible per la sua altezza anche da molto lontano, fa parte dello skyline cittadino ed è uno dei simboli indiscussi della città. Completata il 3 Ottobre 1969, cioè cinquant’anni fa in quello che sarebbe poi diventato il Giorno dell’unità tedesca, era il simbolo della prosperità di Berlino Est e della Deutsche Demokratische Republik (DDR).
Al contrario però del Palazzo del Popolo, demolito tra il 2006 e il 2008 per fare spazio al vecchio/nuovo Palazzo di Berlino che è ancora in costruzione, la torre della televisione è rimasta a testimonianza della Berlino Est ed è diventata con il tempo l’icona della capitale unita.
La storia della torre
In realtà, la costruzione della torre venne già avviata nei primi anni ’50, nella zona sud-est di Berlino, a solo 8 km dall’aeroporto Berlin-Schönefeld. A causa dell’altezza della torre e dalla sua vicinanza ai limiti della pista, rischiava di intralciare il servizio aereo e di conseguenza si decise di costruirla altrove. Si cercarono alternative a lungo, finché col tempo cominciò a affermarsi l’idea che Berlino Est avesse bisogno di un nuovo simbolo. Per questo motivo si scelse una collocazione centrale per la torre.
Fu l’architetto della DDR Hermann Henselmann a progettare il disegno originario di una torre alta e slanciata con in cima un globo, che doveva essere un omaggio ai satelliti sovietici Sputnik e brillare di rosso, il colore del socialismo.
Il 3 ottobre 1969 venne aperta al pubblico e attirò nei primi tre anni ben 4 milioni di persone. Oggi due ascensori ad alta velocità trasportano in pochi secondi i visitatori fino alla piattaforma panoramica a 230 metri di altezza. Salendo ancora di alcuni gradini si accede poi al ristorante girevole.
La funzione della torre è quella di emettere per stazioni televisive e radiofoniche, ma l’intenzione era anche quella di dimostrare la potenza e l’efficienza del sistema socialista con un’opera architettonica all’avanguardia. La torre doveva suscitare l’ammirazione della Berlino Ovest, che la vedeva erigersi al di là del muro, e diventare un simbolo della superiorità della DDR.
Del vecchio quartiere dove oggi si erige la torre non resta che un segno: la chiesa di Maria nella stessa piazza. Un tempo quella piazza era un quartiere di case, architettonicamente simili alla chiesa che ancora oggi è in piedi. Il resto è stato demolito per fare spazio e per soddisfare i requisiti dell’architettura socialista: propensione verso la modernità, ampi spazi e tanto cemento.
La Vendetta del Papa
A livello religioso, come negli altri dell’ex Unione Sovietica, nella DDR non veniva professato per legge l’ateismo di stato ma solo uno stato fortemente laico e aconfessionale. Pur non essendoci una politica antireligiosa ufficiale, vi fu in certi periodi una certa attenzione e diffusione dell’ateismo da parte di istituzioni culturali pubbliche.
In questo contesto prese piede la leggenda nota come Vendetta del Papa. Nelle giornate di sole si iniziò a notare che un riflesso a forma di croce compariva sulla sfera della torre. Che la Chiesa volesse vendicarsi della posizione atea, a tratti discriminatoria, presa dal partito socialista al governo?
Ai critici della DDR sembrava che il destino volesse farsi beffa dei politici del SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands), al comando della repubblica socialista, trasfigurando quello che doveva essere un simbolo di grandezza in un segno di umiliazione.
Aneddoti improbabili sono sorti in particolar modo nella parte occidentale della Germania. Si raccontava che i capi del partito, risentiti fortemente dal verificarsi del riflesso, arrivarono a considerare persino la demolizione della torre. Non vi è testimonianza di proposte così radicali. Vi sono però documenti, che attestano che all’interno degli uffici dell’impresa responsabile della costruzione della torre, venne infiltrata una spia della Stasi, con il nome in codice “John”, per indagare sul fenomeno e proporre eventuali soluzioni al problema. John riferì al suo ufficiale di contatto che il problema si sarebbe potuto risolvere con la pulizia della sfera, sotto la guida di esperti di rifrazione. Misure precise non vennero menzionate né messe in atto. Altre soluzioni discusse furono quelle di levigare la sfera oppure coprirla con della plastica scura.
Inoltre pare che l’organo ufficiale della SED, il giornale socialista Neues Deutschland, cercò di popolarizzare il nomigliolo Telespargel (Teleasparago) al fine di trasmettere un’immagine positiva della torre e combattere le voci di scherno. Il tentativo non riuscì. Al contrario le dicerie attraversarono i confini nazionali e persino il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan durante il suo famoso discorso davanti alla Porta di Brandeburgo il 12 giugno del 1987 parlò di come gli alti capi della SED stessero da tempo tentando invano di ovviare al problema della croce.
Sii il primo a commentare